I centrocampisti croati giocano molto stretti, 
per annullare l'inferiorità numerica centrale 3 vs 2: gli Azzurri 
dovrebbero portare la palla con i difensori centrali chiamando fuori 
l'esterno di centrocampo avversario per poi servire o la mezzala o 
l'esterno di centrocampo nell'1 contro 1, cosa che però fanno raramente.
 Dopo pochi minuti però gli Azzurri si spengono e comincia a salire la 
Croazia. Soprattuto sulla destra: il piano di Slaven Bilic è chiaro, 
sfondare sulla sinistra dove c'è Emanuele Giaccherini, il giocatore meno
 abile difensivamente nel pacchetto arretrato. Nella sua zona, Ivan 
Rakitic e Dario Srna affondano, contando anche sul fatto che Thiago 
Motta non aiuta per niente. E' quindi costretto ad uscire Chiellini, con
 Bonucci, De Rossi e Christian Maggio, quando stringe, che restano 
dentro l'area contro le punte avversarie, situazione però non sfruttata a
 pieno dai Croati. Uno dei temi tattici della Croazia è il lancio lungo 
del portiere Stipe Pletikosa per le due punte, cercando di sfruttare la 
loro stazza contro i difensori azzurri, soprattutto contro De Rossi. Il 
gol di Pirlo rianima gli Azzurri che concludono in crescendo il primo 
tempo.

Nel secondo tempo però l'Italia è priva di energia. Bilic risistema la Croazia con un 4-2-3-1, coprendo l'inferiorità numerica a centrcampo. Pirlo viene definitivamente chiuso ed i centrocampisti non hanno nè la forza nè gli spazi per appoggiare le punte. Sale Rakitic in mezzo al campo. Per sfruttare il contropiede, Prandelli inserisce Antonio Di Natale ma toglie inspiegabilmente Balotelli, il più attivo degli avanti Azzurri. La Croazia non crea molto ma segna nell'unica vera occasione, con un cross dalla sinistra, sfruttando la stazza dei suoi attaccanti. Nell'occasione del gol doppio errore difensivo: 80% di Chiellini che si stacca senza motivo dal centravanti croato e 20% di Giaccherini che vedendo l'uomo libero alle spallle di Chiellini non stringe per coprirlo.

Nessun commento:
Posta un commento