venerdì 15 giugno 2012

Italia vs Croazia: analisi tattica

Cesare Prandelli decide di confermare l'XI che ha pareggiato e bene contro la Spagna nella prima partita, lasciando inalterato anche il 3-5-2 iniziale. La Croazia è disposta come sempre in un 4-4-2 elastico, con Luka Modric pronto ad avanzare per formare un 4-3-1-2. L'Italia parte bene, Mario Mandzukic copre Andrea Pirlo ma gli Azzurri  sono bravi ad uscire con Giorgio Chiellini o Leonardo Bonucci per impostare l'azione, come nella Juventus quando proprio Pirlo viene coperto dagli avversari.  Altra alternativa nell'impostazione è quella che vede Pirlo spostarsi dalla zona centrale per portare via il suo marcatore, lasciando spazio a De Rossi in uscita dalla difesa, ma questa soluzione è attuata senza particolare costrutto, dato che De Rossi staziona comunque molto basso ed effettua passaggi in uscita semplici e senza pericolosità. In avanti, Mario Balotelli è il riferimento avanzato con Antonio Cassano che ruota attorno: quando il barese si allarga o viene dietro, sono i centrocampisti, soprattutto Claudio Marchisio, a dover salire in area per aiutare Balotelli.
I centrocampisti croati giocano molto stretti, per annullare l'inferiorità numerica centrale 3 vs 2: gli Azzurri dovrebbero portare la palla con i difensori centrali chiamando fuori l'esterno di centrocampo avversario per poi servire o la mezzala o l'esterno di centrocampo nell'1 contro 1, cosa che però fanno raramente. Dopo pochi minuti però gli Azzurri si spengono e comincia a salire la Croazia. Soprattuto sulla destra: il piano di Slaven Bilic è chiaro, sfondare sulla sinistra dove c'è Emanuele Giaccherini, il giocatore meno abile difensivamente nel pacchetto arretrato. Nella sua zona, Ivan Rakitic e Dario Srna affondano, contando anche sul fatto che Thiago Motta non aiuta per niente. E' quindi costretto ad uscire Chiellini, con Bonucci, De Rossi e Christian Maggio, quando stringe, che restano dentro l'area contro le punte avversarie, situazione però non sfruttata a pieno dai Croati. Uno dei temi tattici della Croazia è il lancio lungo del portiere Stipe Pletikosa per le due punte, cercando di sfruttare la loro stazza contro i difensori azzurri, soprattutto contro De Rossi. Il gol di Pirlo rianima gli Azzurri che concludono in crescendo il primo tempo.
Nel secondo tempo però l'Italia è priva di energia. Bilic risistema la Croazia con un 4-2-3-1, coprendo l'inferiorità numerica a centrcampo. Pirlo viene definitivamente chiuso ed i centrocampisti non hanno nè la forza nè gli spazi per appoggiare le punte. Sale Rakitic in mezzo al campo. Per sfruttare il contropiede, Prandelli inserisce Antonio Di Natale ma toglie inspiegabilmente Balotelli, il più attivo degli avanti Azzurri. La Croazia non crea molto ma segna nell'unica vera occasione, con un cross dalla sinistra, sfruttando la stazza dei suoi attaccanti. Nell'occasione del gol doppio errore difensivo: 80% di Chiellini che si stacca senza motivo dal centravanti croato e 20% di Giaccherini che vedendo l'uomo libero alle spallle di Chiellini non stringe per coprirlo.

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