lunedì 4 giugno 2012

Chi è


Chi è il nuovo allenatore della Lazio? I giornali di questi giorni si danno da fare per presentare il nuovo tecnico dei romani, ma tutti sottolineano le stesse cose...che sia un amante del calcio offensivo, che prediliga il 3-4-3, che parli diverse lingue...ok, ma chi è in realtà, come allenatore, il nuovo boss dei biancocelesti? Vladimir Petkovic è certamente un allenatore poliglotta: conosce ben 4 lingue. Sicuro, deciso, sa cosa vuole. In questo filmato lo vediamo alle prese con Giuseppe Morello ai tempi dello Young Boys, mentre spiega cosa pretende dai centrocampisti nel suo 4-3-3: "per me è molto importante il continuo interscambio fra i giocatori di centrocampo". Altro elemento cardine del suo gioco è la riconquista del pallone. "Parla molto con i giocatori insistendo sul concetto di recpuero del pallone e sul rigore tattico," ha dichiarato Didier Crettenand, centrocampista de Sion, salvato questa stagione dopo aver avuto poco tempo a disposizione. "Per natura io sono un uomo preciso, molto esigente. All'inizio della mia carriera sulla panchina, ero molto severo e mi aspettavo che i miei giocatori lo fossero altrettanto. In un certo senso, vivevo nel mio mondo...con l'esperienza poi ho capito l'importanza del dialogo con i giocatori. Questo è fondamentale per stabilire contatti individuali e specifici. Così ho preso quella direzione," ha avuto modo di dichiarare negli anni scorsi il bosniaco. Tattico ma anche psicologo, eco cosa diceva nel 2009:  "La comunicazione è fondamentale. A pari qualità, è la testa che fa la differenzaI giocatori devono essere convinti del loro potenziale. Dobbiamo costantemente convincerli di quello che sono. " Ci vorrà del tempo perché possia comunicare la sua visione di gioco, hanno detto i suoi ex giocatori commentando l’arrivo di Petkovic al Sion a pochi giorni dagli spareggi per mantenere un posto in Super League. Qui  da noiavrà almeno un mese di ritiro a proprio favore. E' difficile fare previsioni sul tipo di calcio che Petkovic adotterà a Roma. Sappiamo che è un fan del 3-4-3 ma non disdegna il 4-3-3 e, comunque, non è legato ad un unico sistema. Anche i giocatori che avrà a disposizione saranno migliori degli uomini avuti a disposizione in Svizzera allo Young Boys e al Sion, quindi potrebbero dettare una filosofia di gioco differente. La sua ultima esperienza ad alto livello risale allo Young Boys, con cui ha giocato anche i preliminari della Champions League. Se guardiamo a quel periodo, alle partite dell'epoca, notiamo come la squadra di Petkovic ricercasse la profondità quando se ne presentava l'occasione. La squadra era molto abile offensivamente ma aveva lacune difensive. Nelle 3 stagioni disputate a Berna, Petkovic ha avuto due volte il secondo miglior attacco del campionato ed una volta il terzo, registrando due volte la terza ed una volta la quinta miglior difesa, sempre su dieci squadre (in realtà dall'ultima stagione dovremmo escludere le ultime partite, quando il tecnico era stato allontanato dopo un pareggio).
A volte la squadra teneva la linea alta anche in situazione di palla scoperta, con i centrali che seguivano l'uomo di riferimento nella propria zona quando questi venivano incontro alla palla.






Questo classico accorgimento tattico delle difese a zona trovava però a volte la difficoltà dei laterali difensivi a stringere centralmente, lasciando l'altro centrale con molto spazio da coprire e con pericolosi buchi centrali






su palla laterale, invece, a volte la linea difensiva denotava difficoltà nel piazzarsi, con l'esterno opposto alla zona della palla troppo stretto.







Questo comportava la conseguenza di lasciare spazio al giocatore che si inseriva sul secondo palo.




















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