domenica 31 luglio 2011

Who are the next?

Manchester Utd midfielder Park-Ji-Sung, Bolton's Chung Yong-lee, Sunderland's Won Ji-dong and Monaco's Park Chu-Young was the top Korean players to play overseas. But they are just the crest of a lot of gifted Korean players ready to join them. With many European scouts turning the eyes to Asian football, here's a look to some of Korean players that could join European Leagues. Gyeongnam FC's Yoon Bit-Garam is one of the brightest prospects and has been already linked with European clubs. Jeonbuk's Seo Jung-Jin is a quick and gifted winger such as FC Seoul's Ko Myong-Jin. Shim Young-Sung of Jeju United has technical ability in the 1-to-1 situations and shooting skills that made him one of the hottest prospect of his generation.Al-Hilal's Yoo Byung-soo, the «Ronaldo of Wolmido», at 1,85 has size and strenght to play as centre-forward and showed to be able in front of goal in the domestic league. Kim Shin-Wook of Ulsan Hyundai, a strong header, is the other giant forward of Korean football, at 1,96...midfielder Kim Bo-Kyung earned attention at the 2009 FIFA U-20 World Cup: talent and technical skills are definitively here.

venerdì 29 luglio 2011

Who is Sabella?

Il nuovo allenatore della Selección firmerà con la AFA nei prossimi giorni e comincerà a lavorare a settembre, quando la albiceleste giocherà contro Venezuela e Nigeria in India e Bangladesh. L'ex allenatore dell'Estudiantes, 54 anni, avrà come collaboratori Julián Camino e Claudio Gugnali, insieme al preparatore atletico Pablo Blanco. E' anche possibile che come altro collaboratore venga inserito nello staff tecnico l'ex nazionale Roberto Ayala. Ma che tipo di allenatore è Alejandro Sabella? Questa la domanda che molti cominciano a porsi dal punto di vista tattico. Ora, premesso che non è detto che un allenatore utilizzi sempre lo stesso sistema in ogni contesto nel quale va ad allenare e considerato che Sabella non ha mai avuto a disposizione una rosa come quella di cui potrà disporre con l'Argentina, guardiamo un pò al suo passato come allenatore per conoscerlo meglio da questo punto di vista.  La sua filosofia di gioco basata su una forte fase difensiva è stata appresa negli anni in cui è stato assistente di Passarella nel River Plate, nel Parma e nel Corinthians. Il 4-4-2 è il sistema con il quale ha condotto un mediocre Estudiantes a vincere la Libertadores e ad arrivare al secondo posto nel Clausura 2010. Ma Sabella non è vincolato a questo sistema: all'Estudiantes ha provato anche il 3-4-2-1 come variante, utilizzando due mezzepunte alle spalle di un'unica punta, memore del tempo trascorso come giocatore nell'Estudiantes bicampeón 1982-1983, nel quale giocava a metà campo insieme a due fantasisti come Marcelo Trobbiani e José Daniel Ponce. Della scelta di Sabella non sono contenti i dirigenti dell'Al Jazira, campione nazionale degli Emirati Arabi Uniti, con i quali Sabella aveva firmato lo scorso giugno un contratto annuale e che attendevano in settimana l'arrivo del loro nuovo coach.

mercoledì 27 luglio 2011

Liga 1

La prima giornata del campionato rumeno «is in the box», come dicono gli inglesi. Non si è visto un grande gioco fino ad ora. Tutte le squadre sono sembrate più votate all'organizzazione difensiva che a quella offensiva. Questo non vuol dire che in fase difensiva le squadre non pecchino di alcune mancanze. Teams come Concordia o Gaz Metan, ad esempio, hanno palesato difficoltà nella lettura delle situazioni di palla scoperta. Le squadre che adottavano il doppio mediano centrale, quindi quelle schierate 4x4x2 o 4x2x3x1, spesso avevano questi 2 giocatori in linea, con ampi spazi lasciati dietro le loro spalle e davanti alla linea difensiva. In fase offensiva, in generale, salvo poche eccezioni come Rapid o Fc Vaslui, si è cercato troppo spesso il lancio lungo, a svantaggio di azioni combinate. Le transizioni positive hanno lasciato a desiderare un pò ovunque: molti i contripiede cercati ma molti sono stati sbagliati. Tutte le squadre invece sono sembrate concentrate nel ricercare la copertura degli spazi dopo aver perso il pallone, anche se spesso la palla non veniva coperta con la dovuta adeguatezza. A livello di singoli, ha deluso la coppia dell'Fc Vaslui formata da Adailton e Wesley. Bene Machado dell'Universitatea Cluj, autore di un gran goal.

Falko in 'Nam

La partita di andata del secondo round per le qualificazioni alla 2014 WC che non è andata bene per la nazionale del Vietnam, sconfitta 3-0 dal Qatar. Sconfitta secca per gli uomini del tedesco Falko Goetz, chiamato dal presidente della VFF, Nguyen Trong Hy, alla guida della nazionale del Vietnam in sostituzione del portoghese Henrique Manuel da Silva Calisto, dimessosi  a seguito degli scarsi risultati ottenuti nella 2010 AFF Suzuki Cup, un torneo per nazionali dell'ASEAN. Calisto era coach del Vietnam dal 2008. Goetz, il suo sostituto, riceverà un salario mensile di $25,000 per 2 stagioni. Ex allenatore dell'Hertha Berlino nel periodo 2004-2007, Goetz dovrà cercare di centrare il sogno dei vietnamiti di far diventare il loro Paese, 140° nel ranking FIFA, competitivo a livello asiatico. In Vietnam viene disputato un campionato di un certo spessore fra i tornei di seconda fascia dell'AFC. Goetz ha cercato di ringiovanire la squadra, lasciando a casa alcuni veterani e chiamando giovani come Dinh Tung del Thanh Hoa FC, Van Quyet e Van Bien dell'Hanoi T&T e Ngoc Thanh dell'SHB Da Nang. Qualche problema con il nuovo allenatore lo ha avuto anche il portiere Hong Son, accusato indirettamente da Goetz di scarso impegno e sostituito da The Anh del Navibank Saigon e Tuan Manh dell'Hoang Anh Gia Lai. Volendo, Goetz potrebbe puntare anche su qualcuno dei 19 giocatori naturalizzati che militano nella V-League: Huynh Kesley Alves (Saigon Xuan Thanh), Nguyen Hoang Helio (Song Lam Nghe An), Nguyen Rogerio (SHB.Da Nang), Nguyen Trung Son (Quảng Nam), Doan Van Sakda (Hoang Anh Gia Lai), Le Tostao (Dong Tam Long An); Doan Van Nirut, Phan Van Santos (N.SG); Dinh Hoang Max, Dinh Hoang La, Le Hoang Tran Xi, Hoang Vissai (Vissai Ninh Binh); Tran Le Martin (Hoa Phat Hanoi), Phan Le Issac (Hoa Phat Hanoi), Doan Marcelo (Hoang Anh Gia Lai), Nguyen Van Rodgers (Thanh Hoa), Le Van Tan (Hanoi. ACB), Le Hoang Phat Thierry (Song Lam Nghe An), Dang Amaobi (SQC Binh Dinh).

Più Mourinho che Villas-Boas

«Queremos ir o mais longe possível na Champions» - «vogliamo andare più avanti possibile nella Champions». Così ha dichiarato Vítor Pereira, il nuovo tecnico del Porto. Non sarà facile. Un grande giornale italiano scriveva oggi dei Dragões come di una possibile realtà della prossima coppa campioni, se dovessero riuscire a confemare il blocco delle star formato dai vari Hulk, Falcao,Guarin, etc...Intanto, questo è già un grosso sé. Dichiarazioni a parte (con Hulk che ha detto «di voler dare il mio meglio qui»), il mercato, si sa, è ancora lungo e tutto può accadere. Il Porto ha inoltre speso cifre importanti per gli acquisti dei due brasiliani Alex Sandro e Danilo. Contro il Penarol, vice-campione del Sudamerica, Vitor Pereira ha schierato il 4x3x3 che aveva già marcato la scorsa stagione. Hanno giocato nei primi XI: Helton; Sapunaru, Rolando, Maicon e Fucile; Souza, Moutinho e Ruben Micael; Hulk, Kléber e Varela. Alla consueta domanda sul fatto che si sia visto da subito la mano di Pereira in questo Porto, il tecnico ha risposto di aver «fatto parte dello staff tecnico nel 2010, stagione nella quale le idee venivano condivise. Le idee sono le stesse, con alcune differenze. É un Porto che vuole essere più aggressivo agressivo.» E, in effetti, aggressività a parte, si sono viste alcune cose che già erano osservabili nella scorsa stagione, come la ricerca dell'1 contro 1 sugli esterni e l'ampiezza ricercata da questi ultimi, lasciando spazi liberi per gli inserimenti centrali verso la porta avversaria da parte degli interni di centorcampo. Per Pereira una difficoltà in più, la stessa che ha steso le chance di Luigi Del Neri quando cercò l'avventura in Portogallo: gli eredi di Mourinho, e di Villas-Boas, hanno sempre difficoltà a farsi accettare dal gruppo, specialmente quando, come il tecnico friulano voleva fare, importano dei metodi di allenamento completamente diversi dal predecessore. Le sessioni di allenamento del nuovo allenatore del Porto sono intense, da un'ora e mezzo ciascuna. Vítor Pereira dà attenzione al lavoro individualizzato e tattico, quello che curava la scorsa stagione come aggiunto. Micael Simão Pedrosa, detto Micas, ha giocato nel Leiria nella stagione 2001/02, sotto lo Special One. «Dopo aver lavorato con Mourinho un giocatore è più esigente. Si nota la differenza quando si lavora con un altro allenatore.»  Sostituiamo Villas-Boas a Mourinho ed ecco che capiamo la difficoltà di chi viene dopo. In questo senso, la scelta di Vítor Pereira è apparsa più logica di quella di un altro possibile nome, magari di maggior fama. «Vítor Pereira è un allenatore molto vicino ai giocatori. E' estremamente metodico. All'inizio della settimana sappiamo già tutto degli avversari che andremo ad affrontare», ha detto Micas, con Vítor Pereira all'Espinho nel 2005/06.