mercoledì 11 aprile 2012

Viaggio in Daghestan

Interessante articolo di ESPN.com sul fenomeno Anzhi, definito il "Manchester City di Russia". Quando un magnate decide di costruire una squadra di calcio anche dove non c'è tradizione. Samuel Eto'o, Roberto Carlos, il brasiliano Diego Tardelli e l'allenatore Guus Hiddink fanno parte tutti di questo progetto. Cui va aggiunto la giovane promessa ingherese Balazs Dzsudzsak. E' diverso da quello che volle fare la NASL negli USA. Nella NASL andavano generalmente vecchie glorie a tirare su gli ultimi dollari della carriera. Qui invece ci sono calciatori a fine carriera come Roberto Carlos, ancora però in grado di tenere una o due stagioni e superstars ancora all'apice, come appunto Eto'o. Il giorno del primo allenamento di Eto'o a Makhachkala c'erano circa 8,000 fans. Il miliardario Sulejman Kerimov, 7.8$ miliardi secondo Forbes, ha in mente un'operazione sportiva e politica. Con questa squadra vuole dare un messaggio positivo della capitale del Daghestan, considerata in Occidente come una specie di Far West. E tuttavia, il club ha la sua base a Mosca, a circa 6000 chilometri di distanza, spostandosi nel Daghestan soltanto per le partite in casa, cosa che forse ha contribuito ad attirare le stars del calcio arrivate in Russia. Un conto è vivere a Mosca, uno a Makhachkala: le prospettive sono diverse. Se gli arrivi dei giocatori di grido hanno suscitato stupore, ancora maggiore è stato l'impatto di Hiddink. Il 65enne tecnico, che ha firmato per 18 mesi, è infatti uno dei nomi più quotati nel panorama internazionale ed il fatto che abbia optato per questo esilio dorato ha lasciato molti a bocca aperta. L'obiettivo è quindi giocare la Champions League, per avere ancora più potere di attrativa verso i giocatori dei migliori campionati d'Europa...

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