E' arrivato ed ha subito portato con sé il naturale entusiasmo che lo contraddistingue. Diego Maradona ha incominciato il suo nuovo lavoro come head coach dell'Al Wasl Club. Stanco per il viaggio ed il fuso, il Pibe de Oro non ha comunque voluto saltare nessun allenamento (e qui forse c'è un pò d'ironia...) nella sua nuova veste di tecnico, per prendere immediatamente contatto con il gruppo. Come sempre, l'argentino non è rimasto fermo nelle esercitazioni che prevedevano l'utilizzo del pallone. Esercizi aerobici ed allenamento tattico in una sessione di quasi due ore per il primo giorno. Che squadra trova Maradona? Un team a cui si è aggiunto il 29enne attaccante uruguaiano Juan Manuel Olivera del Penarol, scelto proprio da Maradona e che andrà ad occupare uno dei quattro posti riservati a calciatori stranieri. Gli altri sono del 25enne centrocampista cileno Edson Puch, firmato dall'Universidad de Chile prima dell'arrivo di Diego; del confermato difensore dell'Oman, Mohammad Shaiba, e del 29enne centrocampista argentino Mariano Donda, in arrivo dal Godoy Cruz. Un Maradona entusiasta, che già dal Sud America si teneva in contatto con i suoi assistenti a Dubai. Cosa aspettarsi da Diego? Cosa trova Maradona negli Emirati? Dal punto di vista tecnico, per Maradona si tratta della prima, vera avventura come allenatore di club, dopo un periodo come C.T. della Nazionale che, nonostante le dichiarazioni di alcuni giornalisti come Carlos Pasman -- "la peggior nazionale che io abbia mai visto in vita mia -- non è stato proprio da buttare. Il calcio che Diego trova non è così facile come si pensa: le attese sono tante, difficile a volte adattarsi all'ambiente, così diverso da Europa e dal Sud America. Per informazioni chiedere a Fabio Cannavaro o al tecnico David O'Leary, uno dei più promettenti managers inglesi, che ha resistito soltanto otto mesi la scorsa stagione all'Al Ahli. Dal punto di vista dei giocatori, non passano di qui soltanto atleti alla ricerca degli ultimi dollari della carriera, come è stato per i vari Josep Guardiola o Gabriel Batistuta, ma anche giocatori che trovano vantaggiosa la sistemazione pur avendo qualcosa ancora da dire. E' il caso ad esempio di Jose Sand, 2 presenze con l'Argentina, 24 reti nel 2009/10 con l'Al Ain ed ex cannoniere nell'Apertura 2008 e nel Clausura 2009 in patria. Il tanto ambito Grafite guida i 13 stranieri brasiliani (su 33 non asiatici...) presenti nel campionato. Ancora migliore il livello degli allenatori passati per gli Emirati: Valery Lobanovsky, Don Revie, Roy Hogdson, Dick Advocaat, sono tutti stati qui. Insomma, non un campionato da buttare, dove la pressione dei club è tanta, basti pensare che nella scorsa stagione ci sono stati ben 13 esoneri su un campionato a 12 squadre (da questa stagione sono 14...). Quello che sicuramente non mancherà a Diego sarà la passione di media e fans, pronti a seguire tutto quello che il Pibe de Oro farà o dirà, sia in partita che durante la settimana.
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