«Queremos ir o mais longe possível na Champions» - «vogliamo andare più avanti possibile nella Champions». Così ha dichiarato Vítor Pereira, il nuovo tecnico del Porto. Non sarà facile. Un grande giornale italiano scriveva oggi dei Dragões come di una possibile realtà della prossima coppa campioni, se dovessero riuscire a confemare il blocco delle star formato dai vari Hulk, Falcao,Guarin, etc...Intanto, questo è già un grosso sé. Dichiarazioni a parte (con Hulk che ha detto «di voler dare il mio meglio qui»), il mercato, si sa, è ancora lungo e tutto può accadere. Il Porto ha inoltre speso cifre importanti per gli acquisti dei due brasiliani Alex Sandro e Danilo. Contro il Penarol, vice-campione del Sudamerica, Vitor Pereira ha schierato il 4x3x3 che aveva già marcato la scorsa stagione. Hanno giocato nei primi XI: Helton; Sapunaru, Rolando, Maicon e Fucile; Souza, Moutinho e Ruben Micael; Hulk, Kléber e Varela. Alla consueta domanda sul fatto che si sia visto da subito la mano di Pereira in questo Porto, il tecnico ha risposto di aver «fatto parte dello staff tecnico nel 2010, stagione nella quale le idee venivano condivise. Le idee sono le stesse, con alcune differenze. É un Porto che vuole essere più aggressivo agressivo.» E, in effetti, aggressività a parte, si sono viste alcune cose che già erano osservabili nella scorsa stagione, come la ricerca dell'1 contro 1 sugli esterni e l'ampiezza ricercata da questi ultimi, lasciando spazi liberi per gli inserimenti centrali verso la porta avversaria da parte degli interni di centorcampo. Per Pereira una difficoltà in più, la stessa che ha steso le chance di Luigi Del Neri quando cercò l'avventura in Portogallo: gli eredi di Mourinho, e di Villas-Boas, hanno sempre difficoltà a farsi accettare dal gruppo, specialmente quando, come il tecnico friulano voleva fare, importano dei metodi di allenamento completamente diversi dal predecessore. Le sessioni di allenamento del nuovo allenatore del Porto sono intense, da un'ora e mezzo ciascuna. Vítor Pereira dà attenzione al lavoro individualizzato e tattico, quello che curava la scorsa stagione come aggiunto. Micael Simão Pedrosa, detto Micas, ha giocato nel Leiria nella stagione 2001/02, sotto lo Special One. «Dopo aver lavorato con Mourinho un giocatore è più esigente. Si nota la differenza quando si lavora con un altro allenatore.» Sostituiamo Villas-Boas a Mourinho ed ecco che capiamo la difficoltà di chi viene dopo. In questo senso, la scelta di Vítor Pereira è apparsa più logica di quella di un altro possibile nome, magari di maggior fama. «Vítor Pereira è un allenatore molto vicino ai giocatori. E' estremamente metodico. All'inizio della settimana sappiamo già tutto degli avversari che andremo ad affrontare», ha detto Micas, con Vítor Pereira all'Espinho nel 2005/06.
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