E’la prima stagione del dopo-Maradona. Il
massimo campionato degli Emirati Arabi Uniti, la Pro League, parte senza più
l’effetto Diego. La scorsa stagione è stata quella dell’attenzione massima da
parte dei media di tutto il mondo per l’arrivo del Pibe de Oro come tecnico
dell’Al Wasl. Per una stagione, il campionato locale è stato al centro
dell’attenzione proprio grazie a Maradona. Grazie o a causa, in quanto le
vicende tecniche sono passate inosservate proprio per via della presenza
dell’ex Re di Napoli. Eppure il campionato dell’EAU, nonostante non sia ricco
come quello del Qatar, è uno dei tornei più interessanti dei Paesi Arabi, sia
per il talento dei giocatori che per la presenza di ottimi allenatori. Ma,
mentre i riflettori erano accesi sul Maradona fuori del campo, quel che è
successo in campo è passato in secondo pinao, a partire proprio dai risultati
dell’Al Wasl che non sono stati all’altezza delle apsettative, tanto che la
dirigenza del team ha deciso, dopo appena un campionato, di porre fine all’esperimento.
Ora, giunto alla sua quinta stagione, il prossimo campionato cerca la svolta:
aumentare il proprio appeal a livello
nazionale anche senza più il Pibe de Oro come promoter. Si parte quindi con la
caccia al titolo che dovrebbe coinvolgere cinque- sei squadre. I campioni in
carica dell’Al Ain hanno inziato la stagione con una pesante sconfitta
casalinga, 3-6, subita dall’Al Ahli. La
squadra di Cosmin Olaroiu, nonostante gli arrivi dei nazionali Mohammed Ahmed e
Yaqoub Al Hosani, e la permanenza di Michel Radoi e Asamoah Gyan, sembrano
lontani dalla forma esibita la scorsa stagione, anche se il campionato è appena
partito. Dopo l’esperienza,
come detto in apertura, non certo entusiasmante con Diego Maradona al timone, l’Al Wasl riparte da Bruno Metsu, ex allenatore del Senegal ai Mondiali di Giappone/Corea 2002, dove portò gli africani ai quarti di finale. La squadra è stata
notevolmente rinforzata in estate con gli arrivi di Mahmoud Abdel Razek
Shikabala, del difensore australiano Lucas Neill e dell’attaccante uruguayano,
ex Lazio, Emiliano Alfaro. Molto ci si aspetta, in particolare, dall’egiziano
Shikabala – vero nome Mahmoud Abdel Razek Fadlallah - acquistato dallo Zamalek del Cairo per più di
US$100,000. Un’esperienza in Europa, con
il PAOK Salonicco in Grecia, seguito anche da Anderlecht ed Espanyol, Shikabala
ha tutte le qualità per sfondare nella Pro League, sempre se riuscirà a tenere
a freno il proprio carattere. Tutta da verificare la tenuta dell’Al Jazira dopo
le partenze di Lucas Neill e Bare, compensate dagli arrivi dell’attacante
brasiliano Fernandinho e del difensore Shin Hyung-min. La partenza in
campionato, sconfitta 1-2 contro l’Al Nasr, non fa ben sperare anche se il club
ha trattenuto Ricardo Oliveira, 15 goals nell’ultimo campionato. A proposito di
Al Nasr, il team guidato da Walter Zenga ha acquistato Giuseppe Mascara e Bruno
Correa , sostituendo il partente Mark Bresciano, che ha scelto i dollari del
Qatar firmando per l’Al Gharafa, con l’iracheno Nashat Akram. La squadra ha una
precisa identità e sotto la guida di Zenga può sperare di arrivare a quel
titolo nazionale che manca dal 1986. Da seguire l’Al Ahli, guidato ancora in
panchina dallo spagnolo Quique Sanchez Flores. Alla guida del club dopo quattro giornate
della scorsa stagione, Flores è riuscito a trattenere Grafite e Luis Jimenez, vecchia conoscenza del calcio italiano. A
questi, il club di Dubai ha aggiunto il camerunense Achille Emana. In ribasso sembrano le quotazioni
dell Al Wahda. Il team guidato da Branko Ivankovic ha perso i vari Haidar Ali, Mutaz
Abdulla e Omar Ali e
confida nelle capacità di Papa Waigo. L’esordio, socniffta 4-1
contro l’Al Wasl, non è stato promettente. Il campionato si presenta comunque
avvicente ed interessante. Fra gli altri giocatori
da seguire, il nazionale egiziano Mohamed Zidan, subito infortunatisi
all’esordio nella sconfitta 2-0 patita dal suo club, il Bani Yas, ad opera
dell’Al Shabab. Ex di Werder Bremen, Mainz, Amburgo e Borussia Dortmund, Zidan
dovrà aiutare la squadra del tecnico Jozef Chovanec a raggiungere una buona
posizione di classifica.
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